Ha un bel ritmo, è avvincente e ben interpretata, la nuova serie sul brigantaggio al Sud, sulla piattaforma da martedì 23 aprile. Affronta un tema poco indagato dal cinema e offre uno sguardo diverso sulla storia d'Italia. Da vedere
Di Chicca Belloni 23 aprile 2024
Orlando Cinque (Pietro Monaco) e Ivana Lotito (Ciccila) in Briganti. Foto Netflix.
È disponibile dalle 9 del mattino di martedì 23 aprile Briganti, la nuova serie italiana di Netflix.
Il trailer ufficiale di Briganti, la nuova serie Netflix
Briganti: quanti episodi sono e i link con Baby e Vikings
Composta da 6 episodi e prodotta da Fabula Pictures in associazione con Los Hermanos, Briganti è stata creata dai GRAMS. Il collettivo di 5 giovani autori Antonio Le Fosse, Re Salvador, Eleonora Trucchi, Marco Raspanti e Giacomo Mazzariol. Gli stessi che hanno firmato Baby, sulle baby squillo romane. Alla regia, Steve Saint Leger (lo stesso di Vikings), Antonio Le Fosse (Baby), e Nicola Sorcinelli (Balcanica).
Marlon Joubert è Schiavone
Le storie vere e i personaggi reali ispiratori
Ambientato nel Sud Italia subito dopo l’unità, Briganti è un racconto a metà tra crime e westernsul brigantaggio. La storia è liberamente ispirata a figure femminili e maschili realmente esistite. Uomini e donne che hanno deciso di vivere nascosti, ai margini della società. Persone che si sono ribellate, che hanno cercato una via d’uscita alla loro condizione di subalternità e di povertà.
Tra loro, Filomena Pennacchio (interpretata dall’attrice Michela De Rossi), celebre brigantessa campana. A lei e alla sua storia d’amore con il brigante Giuseppe Caruso, si ispira la serie Netflix. Ma c'è anche la brigantessa calabrese Maria Oliverio, meglio nota come “Ciccilla”, soprannome datole forse in onore di “Franceschiello”, ultimo tra i re delle Due sicilie, Francesco II di Borbone. È interpretata da Ivana Lotito.
Da sinistra: Michela De Rossi (Filomena), Ivana Lotito (Ciccila), Gianmarco Vettori (Marchetta). Foto Netflix
Briganti: il tema
I 6 episodi della serie raccontano gli scontri dei briganti contro lo Stato, una lotta dove si sacrifica anche la propria umanità per vincere gli oppressori. Relegati ai margini della civiltà e costretti a vivere come bestie per sopravvivere in luoghi ostili, i briganti tirano fuori il loro lato più oscuro e primordiale. Un po’ Robin Hood, un po’ pirati, acquisiscono ricchezze e potere per sostituirsi allo Stato.
Briganti: la trama del primo episodio
Filomena è una povera contadina che accetta di sposare Clemente, un uomo rude e violento. Dopo l’ennesimo sopruso, Filomena, (la “sciagurata” per i parenti rimasti nel villaggio) fugge nei boschi dove si rifugiano bande di briganti. Èalla ricerca di Michelina di Cesare, simbolo della lotta per la libertà. Ma viene catturata dalla banda Monaco guidata dagli spietati Pietro e Ciccilla. Rivelando segreti importanti, riuscirà a sfuggire alla morte e a entrare nella banda.
Nel frattempo giunge nel villaggio Giuseppe Schiavone detto Sparviero, un abile cacciatore di taglie sulle tracce della mappa. Catturato dalle guardie, accetta di mettersi inseguire Filomena, a patto che venga mantenuta segreta la sua identità.
Federico Ielapi (Jurillo), Giuseppe Lo Piccolo (Salvatore), Orlando Cinque (Pietro Monaco), Leon de la Vallée (Celestino), Ivana Lotito (Ciccila). Cr. Francesco Berardinelli/Netflix)
Briganti: il secondo episodio
Intenzionato ad aiutare Filomena, anche lo Sparviero raggiunge i Monaco, ma i suoi veri intenti rimangono oscuri. Intanto, il generale Fumel, spietato rappresentante del nuovo Regno d’Italia, manipola le bande di briganti per metterle una contro l’altra. Il suo obiettivo è soprattutto indebolire la fama di Michelina che, secondo una leggenda popolare, libererà il Sud dagli oppressori. In questa lotta feroce tra potere e libertà, tutti cercano di impossessarsi dell'oro, ma nessuno è disposto a scendere a compromessi: il destino del Sud Italia è nelle mani dei briganti.
Briganti: i luoghi della serie
La serie Briganti è stata girata in Puglia. Prima ad Altamura e poi nel Salento, a Melpignano, Lecce, e Nardò, quindi nel Castello Alfonsino, grazieanche al contributo dell’Apulia Film Commission, della Regione Puglia e della Fondazione Apulia Film Commission. Boschi fitti, immense radure e paesaggi desolati creano un sistema di immagini, in cui i personaggi entrano intimamente a contatto con la natura selvaggia diventandone parte integrante.
Il cast della serie: un gruppo bene assortito di attori
Parte degli attori sono già noti agli appassionati delle serie, ma tutti sono all'altezza del compito. Michela de Rossi è Filomena,la donna che si ribella al suo destino di moglie di un uomo violento.Ivana Lotito è Ciccilla, Matilda Lutz è Michelina De Cesare.
Matilda Lutz.
Marlon Joubert è Giuseppe Schiavone, Orlando Cinque è Pietro Monaco e Leon de la Vallée nel ruolo di Celestino. Gianmarco Vettori interpreta "Marchetta”, un brigante calabrese appartenente al gruppo Monaco. «Una delle vibrazioni più significative che mi porto a casa dal lavoro su questo personaggio è lo studio del dialetto calabrese dell’Ottocento. Oltre che sulla lingua, ho lavorato sulla fisicità. interpretando ogni scena a cavallo e ogni battaglia.
Ivana Lotito. Foto Netflix
Briganti: la recensione
«Dicono che la mia terra è povera, bruciata dal sole, maledetta. Non è vero: la mia terra è ricca. Per questo c’è stato qualcuno sempre pronto a saccheggiarla.È arrivato l’eroe Garibaldi, le sue camicie rosse, promettendo la libertà dai padroni. E io ho combattuto questa guerra come se fosse mia, ma m’hanno fregato».
Nelle prime battute di Briganti, c’è un po’ del senso di questa serie. Che offre uno sguardo sulla storia che non corrisponde a quello scritto sui libri. La tesi è che prima dell’Unità d’Italia, il sud fosse ricco. I piemontesi l’hanno devastato e saccheggiato appesantendo il disagio delle classi sociali meno agiate.
I briganti della serie si ribellano a tutto ciò. Sono personaggi rozzi, ma positivi e dalla parte del popolo. I piemontesi i garibaldini sono personaggi negativi.
Non daremo un giudizio su questo tipo di approccio, che alcuni hanno contestato. Detto questo, la serie che non risparmia sulla violenza, è intrigante e tutto sommato divertente. È ricca di azione, ben girata e ben interpretata.
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